Si chiama SV2C e regola i segnali nel cervello.

Nella lotta contro il Morbo di Parkinson, i ricercatori hanno individuato un nuovo bersaglio da prendere di mira. Si tratta di una proteina chiamata SV2C.
La glicoproteina SV2C fa parte di una famiglia di proteine coinvolte nella regolazione del rilascio di neurotrasmettitori nel cervello. Ora, la nuova ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), mostra che è in grado di controllare il rilascio di dopamina nel cervello.
Il team di ricercatori della Emory University di Atlanta, negli Usa, infatti, ha generato topi privi della proteina SV2C, evidenziando che in questi animali era presente meno dopamina nel cervello, condizione questa, collegata al manifestarsi della malattia di Parkinson. Inoltre, analizzando il cervello di pazienti deceduti, che presentavano morbo di Parkinson, Alzheimer e altre malattie neurodegenerative, gli scienziati hanno scoperto che la presenza di SV2C risultava alterata solo nel cervello dei parkinsoniani.
“La nostra ricerca rivela una connessione tra SV2C e dopamina e suggerisce che terapie farmacologiche che abbiano come target SV2C potrebbero rivelarsi utili nella malattia di Parkinson o per altri disturbi legati alla dopamina”, commenta Gary W.
Miller, professore associato presso la Rollins School of Public Health dell’Università di Emory e autore senior dello studio.

La tecnologia delle cellule staminali pluripotenti indotte sta rivoluzionando la scienza medica, permettendo di esplorare i meccanismi molecolari che regolano le varie patologie e aprendo gli scenari a nuovi obiettivi terapeutici offrendo l’opportunità per la creazione di nuovi farmaci. Le ricerche condotte sulle cellule riprogrammate si concentrano in particolare su malattie neurologiche e degenerative come il Parkinson. Obiettivi puntati anche sulle malattie cardiovascolari e sulle applicazioni in ortopedia. Medicalive Magazine ha intervistato sull’argomento la prof.ssa Stefania Montagnani, Docente di anatomia umana dell’Università Federico II di Napoli.

Fonte; ADS Medicalive Magazine